STAR WARS: 26 storie che non conoscono neanche i super fan
“Star Wars” non è una saga cinematografica normale. Ci sono serie di film che arrivano, hanno un grande successo e poi, più o meno, spariscono. Per dire, “Twilight” ebbe un successo clamoroso, ma oggi cosa è rimasto? Questo vale anche per altri titoli, ma non per “Star Wars” i cui fan invece portano lo stesso concetto di “fan” a un livello molto più alto. Siamo a livelli di fanatismo, ma quello bello, sano, quello che ti affascina così tanto che ti spinge a guardare i film perché vieni travolto dal loro entusiasmo.
Eppure, abbiamo trovato tante piccole storie che sono poche conosciute, anche dai fan più accaniti. Scoprile tutte!
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1) IL PROGETTO ORIGINALE DI GEORGE LUCAS:
George Lucas ha sempre sognato “Star Wars”? No, anzi. Lucas si era messo in testa di realizzare un film d’avventura di fantascienza e si era innamorato di “Flash Gordon”. Per questo cercò di acquistarne i diritti ma non ci riuscì perché costava troppo e allora scrisse una storia originale riprendendone una del passato.
Nel 1971, infatti, la United Artists convinse Lucas a realizzare il film “American Graffiti” accettando di girare un secondo film di fantascienza che al momento era solo una fantasia.
Finito “American Graffiti”, Lucas si dedicò al progetto che però venne scartato dalla United Artists perché costava troppo. Il progetto non spaventò la 20th Century Fox che gli commissionò il progetto.
2) C.J. THORPE E ANNIKIN STARKILLER: Il nome forse non ti dirà nulla ma era il protagonista di “The Journal of the Whills”, il soggetto scritto da George Lucas per il suo film di fantascienza. Era solo una bozza e raccontava la storia di questo giovane discepolo del maestro “Jedi-Bendu” Mace Windy. Lucas ne realizzò anche una specie di sceneggiatura che ricalcava il film di Akira Kurosawa “La fortezza nascosta”. L’idea alla base della sceneggiatura era che un generale buono tentava di portare al sicuro una principessa ribelle dalle grinfie del malvagio Impero.
Questa fu la base della sceneggiatura vera e propria commissionata dalla 20th Century Fox. Il titolo provvisorio era: “Adventures of Luke Starkiller, as taken from the Journal of the Whills, Saga I: The Star Wars”. La sceneggiatura ebbe una prima versione con il protagonista che si chiamava Annikin Starkiller (nel 1974) e poi una seconda versione (nel gennaio 1975) dove il protagonista era il giovane Luke e Annikin retrocedeva a padre di Luke e saggio cavaliere Jedi. Nella terza versione (agosto 1975), Annikin retrocedeva ancora diventando solo un amico del leggendario cavaliere Jedi Ben Kenobi.
Solo in fase di produzione il nome del protagonista cambiò in Skywalker.
3) LA STORIA DEI PERSONAGGI: Contrariamente a quanto si fa normalmente per un film, in questo caso George Lucas non si limitò a inventare i personaggi, dar loro dei tratti e una personalità e a raccontare i fatti. No, fece molto di più: scrisse tutta la storia di ciascun personaggio, come se avesse realizzato dei piccoli film di ciascuno. In pratica, non aveva creato un film, ma un intero mondo.
4) LE DATE DI USCITA: Tutti i film realizzati da George Lucas sono usciti nel mese di maggio (il compleanno di Lucas è il 14 maggio). Tutti quelli di J.J. Abrams sono usciti a dicembre. Un cambio di tendenza.
Ecco le date (nell’ordine di arrivo al cinema):
- Guerre Stellari: 25 maggio 1977 (Lucas)
- L’Impero colpisce ancora: 21 maggio 1980 (Lucas)
- Il ritorno dello Jedi: 25 maggio 1983 (Lucas)
- La minaccia fantasma: 19 maggio 1999 (Lucas)
- L’attacco dei cloni: 16 maggio 2002 (Lucas)
- La vendetta dei Sith: 19 maggio 2005 (Lucas)
- Il risveglio della Forza: 18 dicembre 2015 (Abrams)
- Gli ultimi Jedi: 15 dicembre 2017 (Abrams)
- L’ascesa di Skywalker: 18 dicembre 2019 (Abrams)
5) LA SEQUENZA TEMPORALE DEI FILM:
Chi non ha già visto tutti i film e vuole cominciare, ecco la sequenza corretta (tra parentesi l’anno di uscita):
- Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999)
- Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni (2002)
- Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith (2005)
- Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza (1977)
- Star Wars: Episodio V – L’Impero colpisce ancora (1980
- Star Wars: Episodio VI – Il ritorno dello Jedi (1983)
- Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della Forza (2015)
- Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi (2017)
- Star Wars: Episodio IX – L’ascesa di Skywalker (2019)
6) DAVID LYNCH:
Il regista di “Twin Peaks” non ha avuto grande fortuna con la fantascienza. Lucas, infatti, lo contattò per fargli dirigere “Il Ritorno dello Jedi” ma il regista declinò l’offerta perché stava lavorando a “Dune”.
7) GLI ATTORI SCARTATI: Harrison Ford è uno dei tanti attori che grazie a “Star Wars” hanno avuto un successo immortale. Il casting, però, fece anche molti altri provini. Ad esempio, Sylvester Stallone lo fece per il ruolo di Han Solo, Jodie Foster per la principessa Leila, Tupac Shakur per il ruolo di Mace Windu.
Poi ci sono quelli che hanno rifiutato (mangiandosi le mani). Ad esempio, Leonardo DiCaprio avrebbe dovuto recitare nel ruolo di Anakin Skywalker (poi andato a Hayden Christensen) e Toshiro Mifune avrebbe dovuto interpretare Obi-Wan Kenobi oppure Darth Vader: tutti rifiutati.
8) LA PRINCIPESSA LEYLA: Tutti abbiamo amato Carrie Fisher per quel ruolo ma la scelta originale era stata Kathleen Norris Stark, conosciuta come Koo Stark. Poi fu scelta la Fisher e alla Stark venne assegnato il ruolo di Camie Loneozner. Ruolo poi cancellato.
9) IL DOPPIO SET: “L’attacco dei Cloni” vedeva Ewan McGregor nel ruolo di Obi-Wan Kenobi che aveva già interpretato tre anni prima in “La minaccia fantasma”. Quindi doveva esserci. Il problema era che stava girando anche “Moulin Rouge”. Risultato, entrambi i film furono girati sullo stesso set.
Era già successo di girare in contemporanea. “L’Impero colpisce ancora” fu girato sullo stesso set dove Stanley Kubrick stava girando “Shining”.
10) LA CASA DI GEORGE LUCAS COME SET: La scena del funerale fu girata a riprese già finite nel Skywalker Ranch, vicino la casa di George Lucas in California.
La casa del grande George Lucas fu girata anche in un’altra occasione, quella in cui C1P8 affonda nella pozza su Dagobah. In realtà affonda nella piscina di casa.
11) UNA SPAZZATURA MILIONARIA: Alec Guinness ha vinto due Oscar (“Il ponte sul fiume Kwai” e uno alla carriera) ed ha realizzato decine di film cult, da “Le avventure di Oliver Twist” a “Lawrence d’Arabia” e “Il dottor Živago”. Insomma, era una superstar quando George Lucas lo contattò per il ruolo di Obi-Wan Kenobi. Lui accettò ma nelle lettere agli amici, descrisse il film come “una favola da spazzatura”. Era intelligente, però, e quindi accettò un ottimo stipendio (raddoppiato nei film successivi) e una percentuale del 2% dei profitti del film. Alla fine ha guadagnato 95 milioni di dollari.
12) LIAM NEESON, CARRIE FISHER E LA DIVERSA ALTEZZA: Gli attori dei film di “Star Wars” non erano altissimi, in particolare quelli di “La Minaccia Fantasma”. Liam Neeson, però, è alto 194 cm e questo costrinse la produzione a rifare tutto il set alzando le porte, le case, le auto, tutto. Con un costo finale di 150 mila dollari.
Carrie Fisher, invece, aveva il problema opposto: per non far notare i quasi 30 cm di differenza con Harrison Ford, girò molte scene su una scatola.
13) LO SFREGIO DI LUKE: A volte la trama segue la vita reale. Ad un certo punto Luke Skywalker viene ferito da un Wampa e questo fu realizzato perché nella realtà Mark Hamill aveva avuto un incidente stradale.
14) LA SPADA LASER: Dobbiamo ammettere la verità. Negli ultimi 50 anni, tutti i bambini che hanno giocato con le spade hanno fatto quel suono. Come è nato? Mischiando il suono di un microfono malfunzionante passato davanti a un vecchio proiettore video.
Inizialmente la spada laser avrebbero dovuta averli tutti, poi solo i cavalieri Jedi.
Le else delle spade laser utilizzate per il film furono costruite con i flash di alcune vecchie fotocamere. Quella di Luke Skywalker ha, attaccate all’esterno del tubo del flash, delle guide in plastica per ante scorrevoli e dei tasti di calcolatrice. A quella di Obi-Wan Kenobi, invece, aggiunse una granata della prima guerra mondiale, il manico di un rubinetto e un condotto preso da un motore Derwent.
La luminosità non è reale. Inizialmente si era pensato a realizzare dei tubi illuminati ma si rompevano e non facevano un grande effetto. Allora si penso di usare la tecnica del rotoscoping ricalcando direttamente sulla pellicola già filmata, fotogramma per fotogramma, l’animazione finale delle spade laser.
15) LA MUSICA: Lucas era rimasto impressionato da “2001: Odissea nello spazio” e voleva una cosa simile: musica famosa riarrangiata in modo operistico. Spielberg, invece, lo convinse ad ingaggiare John Williams che aveva appena fatto “Lo Squalo” (e che aveva già vinto un Oscar per “Il violinista sul tetto”) e questi cambiò tutto realizzando le musiche entrate nella storia.
16) LA VOCE DI DART FENER: Se la senti una volta poi non te le dimentichi più. Come fu realizzata la voce metallica e cavernosa di Dart Fener? Semplicemente inserendo un microfono nel regolatore di una bombola da sub.
17) I JEDI: Nelle prime stesure si chiamavano Jedi-Bendu o Dai Noga e non erano dei combattenti mistici, ma dei semplici samurai sull’esempio dei samurai ritratti dai film di Akira Kurosawa, uno dei maestri di Lucas. Solo nella stesura del 1975, i Jedi assumono un potere sovrumano con l’introduzione del concetto di “Forza”. Questo potere è stato ispirato dalla tecnica prana-bindu utilizzata dalle Bene Gesserit in “Dune” per esercitare il pieno controllo di ogni muscolo del proprio corpo. Da qui il nome “Bendu”. Poi i Jedi hanno avuto un’altra evoluzione: da supereroi che controllano la mente a monaci guerrieri sullo stile non tanto dei samurai quanto dei monaci shaolin. Tant’è che sono praticamente un ordine religioso ispirato al buddhismo zen.
Sul nome ci sono molte teorie: una parla del giapponese jidai-geki (il genere narrativo storico che narra le imprese eroiche e private dei samurai) e un’altra fa risalire il nome ai termini “Jed” e “Jeddak” che significano “sovrano”, “monarca”, “signore” nel Ciclo di Barsoom di Edgar Rice Burroughs.
18) ET ESISTE (IN STAR WARS): George Lucas e Steven Spielberg erano amici e colleghi, lavoravano spesso insieme ed è normale che spesso i loro lavori si incrociassero. L’ET di Spielberg, ad esempio, è un alieno dell’universo di “Star Wars”: appartiene alla razza dei Brodo Asogi che si vedono anche in “La minaccia fantasma”.
19) YODA: È uno dei personaggi più iconici e l’idea originale di Lucas era quella di prendere una vera scimmia, fargli indossare una maschera e poi munirla di un bastone.
Una curiosità, il suo nome completo avrebbe dovuto essere “Minch Yoda”. Minch il nome, Yoda il cognome. Fu scelto di chiamarlo solo con il cognome. E meno male perché letto in italiano…
20) CHEWBECCA: Chi non ama questo personaggio? George Lucas ebbe l’ispirazione per Chewbecca dopo aver visto il suo cane seduto sul sedile del passeggero della propria auto. Un Alaskan Malamute. Anche per questo sembra che il nome di Chewbecca derivi da собака (sobaka), la parola russa per cane. Una curiosità, il cane si chiamava “Indiana” e fu l’ispirazione anche per il nome di Indiana Jones.
Il suo tipico verso è un mix di orsi, trichechi, leoni, tassi e versi di altri vari animali morenti.
21) LA LINGUA DEI JAWA: I jawa sono una specie aliena originaria del pianeta Tatooine e la loro lingua è stata inventata, come il resto, da Lucas, velocizzando la lingua Zulu.
Quella degli Ewoks, invece, è un mix di tibetano e nepalese.
22) LO SO: È una delle frasi che è rimasta maggiormente impressa, forse anche rinforzando un certo immaginario machista. Fu la risposta di Ian Solo alla Principessa Leyla che gli rivelò “Ti amo”. Una scelta di copione? No, di Harrison Ford. La battuta doveva essere “Ti amo anch’io” ma gli sembrò banale. Alla ricerca di una battuta migliore, il regista Irvin Kershner chiese a tutti di girare la scena al volo prima di una pausa pranzo. Preso in contropiede, Ford se ne uscì con quella frase.
23) HO UN BRUTTO PRESENTIMENTO: È una delle frasi rimaste nell’immaginario che viene ripetuta in tutti i film della sega e anche in altri film, da “Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo” ai videogiochi di “Monkey Island”.
24) GLI OSCAR: La saga di “Star Wars” ha avuto un bel rapporto con gli Oscar: ha vinto 8 statuette su 35 nomination.
- Star Wars: 7 Oscar (Migliore scenografia, Migliori costumi, Miglior montaggio, Miglior sonoro, Migliori effetti speciali, Miglior colonna sonora, più l’Oscar alla carriera assegnato a Ben Burtt per il suo contributo nell’ambito degli effetti visivi) su 10 nomination
- L’Impero colpisce ancora: 1 Oscar (Miglior sonoro) su 3 nomination
- Il ritorno dello Jedi: 1 Oscar (Migliori effetti speciali) su 5 nomination
- La minaccia fantasma: 3 nomination
- L’attacco dei cloni: 1 nomination
- La vendetta dei Sith: 1 nomination
- Il risveglio della Forza: 5 nomination
- Gli ultimi Jedi: 4 nomination
- L’ascesa di Skywalker: 3 nomination
25) STAR WARS DAY: PERCHÉ IL 4 MAGGIO?:
Il 4 maggio è lo Star Wars Day e potrebbe suonare strano visto che nessun film della saga è uscito il 4 maggio. Dipende dalla famosa citazione “May the Force be with you” (“Che la Forza sia con te”) che in inglese può suonare come “May the fourth be with you” (“Il 4 maggio sia con te”). Considerando che “May” in inglese significa “Maggio” e che “Force” suona come “Fourth” che significa “Quattro”.
26) STAR WARS DAY: CE N’È ANCHE UN ALTRO: Si festeggia il 25 maggio, data di uscita del primo film della saga. Lo ha stabilito il Los Angeles City Council nel 2007 in onore del trentennale della prima proiezione.
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