Le DONNE SENZA FIGLI valgono meno? 34 vip donne “childfree” per scelta: «Mi piace la mia libertà!»
Indice
• E •
TRACEE ELLIS ROSS
«Il marito e i bambini sono l’aspettativa di ciò che dovrebbe accadere a un certo punto, e la gente ripensa a: “Bene, questo è lo scopo della specie umana, la procreazione”. E io dico: “Penso che ci siano un sacco di bambini: non è forse anche questo che non va, che ce ne sono troppi?”. Alcune persone potrebbero lavorare affinché il mondo diventi un posto migliore, o semplicemente essere felici». (London Times)
• F •
SABRINA FERILLI
«Non sento il vuoto della maternità. Se avessi voluto un figlio a tutti i costi lo avrei fatto». (Vanity Fair)
• G •
VALERIA GOLINO
«Credo che non avere figli precluda una serie di cose che mi sarebbe piaciuto avere, però ti dà la libertà di te stesso. Tu non sei il genitore di qualcuno, sei prima chi sei tu, mentre da madre sei prima quello e per sempre. Non avere figli continua a darti una specie di movimento che è tuo personale, individuale, ti fa restare nella giovinezza, hai solo responsabilità di te stesso e delle persone che ami». (Vanity Fair)
• H •
MARGHERITA HACK
«Ho sempre pensato, con il mio compagno, che non volevamo figlioli. Non ero portata, mi sono sempre piaciuti più gli animali che i bambini… l’eredità si può lasciare anche agli allievi». (La Stampa)
KATHARINE HEPBURN
«Sarei stata una madre pessima perché fondamentalmente sono un essere umano molto egoista. Non che questo abbia impedito alla maggior parte delle persone di andarsene e di avere figli». (Kate Remembered)
ANJELICA HUSTON
«Figli? Probabilmente sarei stata infelice». (Guardian)
• J •
ALLISON JANNEY
«Non sono mai stata veramente sicura di voler avere figli, e preferirei rimpiangere di non avere figli piuttosto che averli e pentirmene». (The Drew Barrymore Show)
RASHIDA JONES
«Sono felice, ma per il fatto di non essere sposata e di non avere figli… mi ci è voluto molto tempo per arrivare a un punto in cui in realtà mi va bene, dove in realtà non mi sento come se fossi una specie di perdente». (Guardian)
ASHLEY JUDD
«Ho pensato che fosse egoista da parte nostra investire le nostre risorse nel creare i nostri “propri” bambini quando quelle stesse risorse ed energia potevano non solo aiutare i bambini già qui, ma attraverso il sostegno e il servizio trasformare il mondo in un luogo dove nessun bambino abbia mai bisogno di rinascere di nuovo nella povertà e negli abusi. La mia convinzione non è cambiata. È una parte importante di ciò che sono». (All That Is Bitter and Sweet: A Memoir)
© Riproduzione riservata.