Recensione di ALTROVE (Ultimo): L’analisi e la spiegazione canzone per canzone del nuovo album
Tutti gli artisti sono amati dal proprio pubblico, Ultimo è anche innamorato del proprio pubblico: tra Niccolò Moriconi e i suoi fans c’è un legame speciale che non manca di manifestarsi a ogni occasione. Lo abbiamo visto andare incontro al pubblico del Concertone del primo maggio al Circo Massimo a Roma, in quello di Radio Italia a Milano e lo vediamo in tante storie che pubblica sui suoi social: ovunque vada, appena scopre che ci sono dei fans ad aspettarlo, lui non se lo fa ripetere due volte e va subito a salutarli. Che poi questo è ciò che accade anche nei suoi concerti che sono un modo per far sentire la sua presenza a chi gli vuole bene. L’altro è attraverso le sue canzoni che sono il suo vero modo di comunicare e che ci apre le porte del suo mondo. Ora è uscito il suo nuovo album, “Altrove” in cui troviamo una coprotagonista inaspettata: la sua fidanzata Jacqueline Luna Di Giacomo. Come tutti, lo abbiamo ascoltato tantissime volte e queste sono le nostre impressioni.
Indice
• Ultimo: Chi sono il padre, la madre, i fratelli, gli amori, dove ha studiato…
• Il significato di “22 settembre”
• La recensione di Alba
Traccia 1: ALTROVE
“Altrove” è la prima traccia nonché il singolo che dà il nome all’intero album e crediamo sia una scelta azzeccata. Il testo e la musica sono degni del migliore Ultimo, quello introspettivo ma che vede una speranza nell’amore, speranza che ci riporta un po’ a un suo vecchio capolavoro. Infatti quando qui dice “Parlami, portami altrove, tra stelle accese e spiagge vuote” non possiamo non pensare al “Portami con te, dov’è leggero il mio bagaglio, dove mi ami anche se sbaglio” di “Rondini al guinzaglio”. Brano evidentemente dedicato alla fidanzata Jacqueline Luna Di Giacomo, protagonista del videoclip.
Voto 8,5: Niente da eccepire né sul testo, né sulle parole. Ritmo energico e incalzante, ma senza scendere a compromessi in uno stile in cui Ultimo riesce a rimanere fedele a sé stesso.
Traccia 2: LUNEDÌ
“La nostra storia non avrà mai un lunedì, tu mi ricordi che ho scelto, tu che quel poco lo rendi perfetto”: questa è la traccia di Ultimo innamorato e felice, anche se forse lui dà il meglio di sé quando invece è introspettivo e malinconico. Questo brano infatti ci sembra un po’ più debole rispetto ad altri e ricorda l’atmosfera di “Vieni nel mio cuore”, ma musicalmente non ha la stessa forza, non ti trascina a cantare e ballare, rimane un po’ più in un limbo.
Voto 6: Canzone piacevole che mette allegria, ma non arriva dritta al cuore né ti fa scatenare. Tutto “giusto” ma senza emergere, senza distinguersi troppo.
Traccia 3: QUANDO SAREMO VECCHI
Torna il tema di “Altrove” e di “Rondini al guinzaglio”, ovvero “lui malinconico che si affida a lei per trovare speranza”: “Quando saremo vecchi portami dove credi”, ancora quel “portami”, che qui però, a differenza degli altri due brani citati, è leggermente più debole. Questo proiettarsi al futuro più lontano, quello in cui sarà anziano, ricorda molto anche “Paura mai”: un pensare alla vecchiaia che non ti aspetteresti da un giovane uomo di 28 anni ma che ti aspetti da Ultimo, artista introspettivo e dall’animo inquieto. Musicalmente molto bella, azzeccata la parte con l’acuto, adatta a trasmettere quella malinconia di fondo che pervade tutta la canzone.
Voto 7: Un brano che ti porta a fermarti e a pensare, cosa che riesce benissimo a Ultimo, che ancora una volta dimostra una maturità che va al di là dell’età anagrafica.
Traccia 4: NEVE AL SOLE
A nostro avviso, questa è la punta di diamante dell’intero album. Il testo, con poche parole, riesce ad essere potente e arrivare dritto al segno. “E i ricordi sembrano lame che da tempo provo a schivare” trasmette uno stato d’animo forte che emerge ancora di più grazie alla musica che è, secondo noi, la più bella dell’intero album: la melodia del pianoforte ti rimane nell’anima.
Voto 9: Introspettiva, sofferente ma allo stesso tempo dolce: il testo e la musica si sposano alla perfezione e ne fanno un brano meraviglioso di quelli che canteremo per tanto, tanto tempo.
Traccia 5: QUEI DUE INNAMORATI
Questo brano è una vera e propria dichiarazione d’amore: “tu c’hai bisogno di amore, io c’ho bisogno di te”. E ritorna il tema della coppia in cui lei è solare, mentre lui è più cupo, ovvero il tema base della discografia di Ultimo che ricorre praticamente sempre a parte qualche raro caso. Prendiamo una canzone a caso del passato (“Tu”) in cui dice “tu mi hai salvato da me, e mi hai portato più su di quel che posso vedere. Ripeto ancora che tu, tu mi hai salvato da me, e mi hai portato più su di quel che posso vedere”. Questo cantava nella canzone contenuta in “Alba”, ma potremmo citarne tante altre, perché è così che Ultimo vede una storia d’amore, dove c’è la sua malinconia che riesce a non travolgerlo solo perché c’è l’amore di una fidanzata che riesce a tirarlo su. Il problema è che lui quella malinconia ce l’ha dentro e non può farci niente, anzi, forse ora è sceso a patti con lei e infatti “Quei due innamorati” canta: “Io devo morire un po’ per potermi sentir vivo come tu vuoi e per sorridere un po’ devo prima aver visto sul fondo che c’è”. Quanto meno la novità è che nei precedenti album il passaggio tipico era che poi quella malinconia prendeva il sopravvento e la storia d’amore finiva.
Voto 7: Struggente, ma romantica, probabilmente uno spaccato del modo di vivere l’amore di Ultimo, quindi autentica.
Traccia 6: AMORE DI STRADA
In ogni album di Ultimo c’è sempre una canzone che riporta al passato, a quei tempi che ci sembravano duri e che oggi sono visti con tenerezza. In questo brano c’è questa “Amore di strada” che racconta la malinconia del ricordo di giorni passati, anche se i toni sia del testo sia della musica con la chitarra sono leggeri. Si sente un po’ la mancanza del pianoforte e della profondità d’animo che Ultimo sa regalarci in tanti brani.
Voto 6: Una canzone piacevole che non emerge e non esprime a pieno le potenzialità dell’artista.
Traccia 7: OCCHI LUCIDI
Primo singolo uscito con largo anticipo rispetto all’album, ha subito riscosso grande successo non solo per il brano, ma anche per il meraviglioso videoclip che lo accompagna con una deliziosa Maria Esposito. Questa è una signora canzone: testo, musica, video e interpretazione sono tutti ineccepibili. Dopo “Alba”, Ultimo ha tirato fuori diverse canzoni e molte sono dei piccoli capolavori come “Paura mai”, “L’ultima Poesia” (ma non commentiamo la scelta di cantare in un napoletano romanesco…) e questa “Occhi Lucidi”. Bellissima.
Voto 8,5: Un brano coinvolgente e appassionante, con una bella musica e un testo profondo che parla delle nostre fragilità.
Traccia 8: DILUVIO UNIVERSALE
Questo brano vede il featuring di Mezzosangue. Sembra riportarci un po’ alle origini di Ultimo, quel ragazzo di periferia che con rabbia e determinazione ha lottato per emergere. Ultimo, però, è molto di più e soprattutto è cresciuto come uomo e come artista. Può fare i duetti, certamente, le collaborazioni sono importanti perché uniscono diversi stili, ma se pensiamo a Ultimo non pensiamo a “E fumo ancora” con Mostro, a “2step” con Ed Sheeran o anche alle bellissime “L’eternità (il mio quartiere)” con Fabrizio Moro e “L’ultima Poesia” con Geolier. È quando canta
da solo che dà il meglio di sé. La sensazione è che lui non sia tagliato per lo stile di moda oggi con il rapper/trapper che canta le strofe e l’artista pop (di solito donna, in questo caso Ultimo) che canta il ritornello o qualche parola in più. In questo modo non emerge bene il suo talento, sarebbe come se Leonardo Da Vinci si fosse limitato a realizzare dei bigliettini d’auguri.
Voto 6: Un bel brano che mette in luce solo una piccola parte del vero talento di Ultimo.
IL GIUDIZIO FINALE
In questo album tornano tanti temi cari all’artista: l’inquietudine, la ricerca di salvezza attraverso l’amore, lo sguardo al futuro consapevole e timoroso. In alcuni brani troviamo la forte presenza della sua storia d’amore con Jacqueline Luna Di Giacomo, non solo protagonista del video di “Altrove”, ma anche autrice dello scatto di copertina dell’album. Sicuramente con questo album Ultimo non ha deluso i suoi fans e li ha resi ancora più impazienti di assistere al suo tour. Come sempre negli album, sin da quando esistono, ci sono alcune canzoni che canteremo anche fra trent’anni, mentre altre probabilmente fra trent’anni entreranno in un medley veloce oppure saranno dimenticate. L’impressione è che non siamo ai livelli di “Colpa delle favole” o di “Solo”, ma è un album di passaggio, con alcuni temi che resistono ma che sembrano perdere un po’ di forza, mentre nel frattempo altri emergono, senza perdere però il suo stile. Certamente è un album che continueremo a sentire all’infinito perché Ultimo non si smentisce mai.
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