Alessandra Scardellato illumina il red carpet della Festa del Cinema


Il 2024 è un anno positivo per la Aurumovie, la società che fa capo ad Alessandra Scardellato e che ha già all’attivo ben 3 produzioni cinematografiche, due delle quali presentate una al Festival di Venezia e l’altra alla Festa del Cinema di Roma. La Scardellato in questi giorni è stata fra le protagoniste di Roma Premiere, l’evento che ha tenuto a battesimo il film Generazione Poker prodotto da Bross Group Produzioni e co-prodotto da Aurumovie e di prossima uscita sulle piattaforme.

Scardellato da Venezia a Roma è un attimo.

E’ un momento positivo sì. Nonostante il cinema non sia facile al giorno d’oggi, come Aurumovie possiamo ritenerci soddisfatti. Venezia ha segnato una svolta importante, Roma l’ha confermata. Sono state esperienze entrambe straordinarie.

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Lei ha fatto l’abbonamento ai red carpet, come mai oggi sono così ambiti?

Farli ha da una parte il suo fascino dall’altra la sua importanza. Io rappresento una produzione, esserci per me è lavoro più che uno sfizio. Poi rinegarlo è da ipocriti, è un momento emozionante. Non capisco però quelli che ci devono essere a tutti i costi. Magari per una foto venuta male, o con lo sfondo del carpet vuoto. Io sinceramente in quel caso me ne starei a casa.

Cosa le piace del cinema?

Sono sempre stata appassionata di film. Sono una produttrice per coincidenza. Nel senso che se solo tre anni fa mi avessero detto che avrei prodotto dei film, ci avrei riso sopra. Facevo altro nella vita. Mi è capitata l’occasione e l’ho colta. E sono fiera di tutte le cose che ho fatto. In primis “Doppia Vita”, il cortometraggio che lo scorso 5 giugno abbiamo presentato alla Camera dei Deputati per il suo tema forte e delicato: la violenza di genere. E non è detto che non vada in concorso in qualche Festival. Ci stiamo lavorando.

A Roma è stata coinvolta nell’iniziativa Roma Premiere.

Sì, ringrazio moltissimo Tiziano Cavaliere della Bros Group Italia che mi ha voluta in questo importante progetto. Come Aurumovie abbiamo co-prodotto il film della Bross Group, “Generazione Poker”, con un cast stellare: da Lina Sastri, ad Andrea Montovoli, a Francesco Pannofino, a Piero Cardano e così via. Mi sono emozionata davvero.

Che altro tipo di film le piacerebbe produrre?

Di recente ho visto il film “Spettri”, girato nelle catacombe di Roma mi pare nel 1987. Il genere horror ha un mercato florido, mancano le idee. Visto che il finale di questa storia venne girato dal regista Marcello Avallone per attaccarci un eventuale sequel, cosa che poi non è stata fatta, sarei dell’idea si riprendere in mano i misteri della Roma sotterranea. Diversamente un vero e proprio lungometraggio per ritornare sul tema della violenza contro le donne. Una piaga che combatto da sempre, e combatterò per tutta la vita.

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