Guida alla POLITICA spiegata semplice. Smettila di farti guidare dai trucchetti e inizia a guidare tu!


LA LEZIONE DI “IRRESISTIBILE”

Molti film e serie tv si sono occupate di politica e dei retroscena della politica, dal più famoso “House of Cards” al meno conosciuto ma imperdibile “Sesso&Potere” con Robert De Niro e Dustin Hoffman. Ora è uscito il film “Irresistibile” con Steve Carell e Rose Byrne che meglio di altri spiega la politica di oggi. Il film è da vedere (su Sky o Now tv) e la trama è più o meno questa:

Siamo nel 2016 dopo la sconfitta dei Democratici ad opera di Trump. I Democratici, in crisi, vedono un video virale sul web in cui un ex Marine inveisce contro il Sindaco di Deerlaken, un piccolo paese di 5 mila abitanti nel Wisconsin. La sua arringa parla di libertà, di cuore, di sentimento, di poveri oppressi contro i padroni: concetti di sinistra detti da una persona che, in teoria, dovrebbe essere di destra. A quel punto uno degli spin-doctor più influenti dei Democratici, Gary Zimmer (Steve Carell) parte per questo paesino per convincere questa persona a candidarsi a Sindaco e poi gli organizza la campagna elettorale: la sua idea è che vincere lì possa essere l’inizio per la rinascita dei Democratici in campo nazionale. Il caso esce dai confini del paesino e questo spinge la spin-doctor dei Repubblicani ad arrivare nel piccolo paese e organizzare la campagna del Sindaco uscente. Ne scaturisce una battaglia elettorale che rende bene l’idea di cosa sia, oggi, la politica.

Irresistibile - NOW

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Ci sono due passaggi esemplari: in uno Zimmer comunica alla famiglia del suo candidati di dover rispondere in modo altrettanto sleale ad un attacco scorretto della controparte repubblicana. Quando Diana, la figlia del Marine, gli chiede innocentemente il perché di questo comportamento scorretto lui gli spiega come funziona davvero il “dibattito politico”:

Diana: Noi siamo quelli corretti, no? Se loro giocando sporco…

Gary: Vero, noi siamo immacolati!

Diana: A meno che quel gioco sporco non convenga anche a noi…

Gary: Solo per lasciare chi gioca sporco senza potere.

Diana: Perciò quando loro giocano sporco a noi tocca rilanciare in proporzione a quanto loro sono scesi in basso.

Gary: Purtroppo sì.

E poi Gary è ancora più chiaro quando Diana le chiede in modo preciso:

Diana: E questa sarebbe politica?

Gary: Questa non è più politica, Diana, questa è matematica. È elezione. Serve quanto hanno gli altri più uno, tutto qua. E se non ottengo il risultato spingendo più persone a votare per tuo padre allora più persone non devono votare per Brown (il Sindaco, ndr).

Non spoileriamo il finale, ma c’è un altro passaggio che proprio Diana spiega a Gary:

Voi vi presentate qui una volta ogni 4 anni e solo perché è uno Stato incerto. Le elezioni poi finiscono e voi sparite di nuovo. Ma noi rimaniamo qui con gli stessi problemi che avevamo prima e possiamo solo attendere il vostro ritorno pieno delle solite, vuote, promesse di sempre.

E IL POPOLO CHE CI CREDE?

Il popolo è sovrano, è vero, ma è libero fino ad un certo punto. Manipolando la realtà si può ottenere molto: per spingere un popolo a votare chi promette sicurezza, basta creare ad hoc e farle diventare virali delle storie di pericolosità. Giorno dopo il giorno il popolo si sentirà insicuro e voterà il partito che prometterà più sicurezza e non quello che dirà «I reati sono in calo, non esiste un serio pericolo». E così persone che non hanno mai ricevuto un furto o una rapina e che pur conoscendo tantissime persone, non hanno nessun conoscente che ha subìto una rapina o un furto, si ritroveranno a votare per avere “maggior sicurezza in tempi difficili”.
Non solo, oggi viviamo nell’era dei big data, ormai con gli smartphone non abbiamo più segreti (ma pensiamo di averne e di essere al sicuro). Proprio il film “Irresistibile” mostra una certa azione che sta dietro alle campagne elettorali: esperti in data analytics che elaborano dati su dati e sono così capaci di dire che oggi conviene puntare su un tema o su un altro o, come nel caso del film, di “mandare opuscoli dove si parla di libertà di scelta per l’aborto e di femminismo in quel quartiere perché abitato in maggior parte da donne single”.
Sanno tutto. Noi ci divertiamo con i giochino e altre app innocue e gratuite e quei dati inseriti finiscono in registri che poi vengono venduti ed utilizzati.
In parte anche legalmente perché si accetta spontaneamente di farlo. Non dimentichiamo il vecchio detto:

Se  il prodotto è gratis, il prodotto sei tu.

Quindi non si può dare colpa al popolo che vuole cambiare le cose, la questione è capire che l’obiettivo del politico non è tanto fare alcune cose, ma arrivare al vincere le elezioni, e per farlo è pronto a tutto.

LE ECCEZIONI: NON È SEMPRE COSÌ

Ovviamente ci sono anche politici e partiti che hanno a cuore certi temi e fanno di tutto per riuscirci. Il Movimento 5Stelle, ad esempio, è riuscito a far passare il Reddito di Cittadinanza, molti ancora usano la famosa “Legge Bersani” per l’assicurazione di un’auto, e in Italia non si paga la Tassa di Successione per una decisione del Governo Berlusconi. Non è che i politici non fanno nulla, certo che fanno, ma che non possono fare tutto ciò che vorrebbero e che promettono: un po’ perché al Governo vanno delle coalizioni di partito dove ognuno ha idee diverse (e le idee diverse portano a compromessi al ribasso o allo stallo) e un po’ perché poi alle prossime elezioni forse vincerà un partito con idee diverse che cancellerà quanto fatto dal precedente (il caso recente è Quota 100 proposto dalla Lega).
Ecco perché sarebbe fondamentale avere più politici interessati a cambiare le cose e meno ad apparire in tv o a formare i loro micro-partitini personali. Purtroppo, è un circolo virtuoso, il cane che si morde la coda: un politico che non appare in tv promettendo l’impossibile e manipolando un po’ la realtà non vincerà mai le elezioni. E se non vincerà le elezioni non cambierà mai le cose…

Foto: Film “Irresistible”

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