C’era una volta… l’orrore: da Biancaneve a Cenerentola, le FAVOLE ORIGINALI ti fanno rizzare i capelli
Domanda: Ho letto da qualche parte che le favole originali di quelle che amiamo sin da bambini sono state riscritte, è vero? Quali sono le vere storie delle fiabe?Principesse che ne passano di tutti i colori salvo poi chiudere felicemente la storia con il bacio del principe, tazzine di tè che ballano, un generale clima di allegria… peccato che la vera storia delle favole più amate non sia affatto così! In realtà le favole più note ed amate sono storie abbastanza inquietanti, tristi e con episodi di violenza ed aggressività.
VERA STORIA DI BIANCANEVE
A partire da “Biancaneve e i Sette Nani” che conosciamo bene nella versione di Jacob e Wilhelm Grimm, che si sono basati sul racconto “La schiavottella” di Giambattista Basile nel 1634: su una bambina grava una maledizione che la ucciderà al compimento del settimo anno. A quel tempo la madre le conficca un pettine nel cranio uccidendola apparentemente, la mette in sette bare di cristallo, una dentro l’altra, e la nasconde in un castello. Quando la madre muore di dolore, è sua cognata a scoprire la stanza e sospettando che fosse il marito a nasconderla per avere rapporti con lei, la scuote rimuovendo il pettine e rompendo l’incantesimo facendola risvegliare. La donna però è furiosa, le taglia i capelli, la frusta e la rende sua schiava finché questa non decide di uccidersi con un coltello.La storia che abbiamo visto riadattata dalla Disney, invece, riprende quella dei fratelli Jacob e Wilhelm Grimm del 1857 che in parte ricalca quella più tenera tranne per il finale. Ce ne sono diversi: in una la regina cattiva è costretta ad indossare delle calzature incandescenti con cui deve ballare fino alla sua morte. In un’altra il re la punisce rinchiudendola in un carcere oscuro.
Questa versione, però, è ripulita: nel 1812 i Grimm scrissero una storia un po’ diversa. In questa la madre originale non muore ma quando la bambina cresce diventa così gelosa di lei da ingaggiare il famoso cacciatore.
In una versione del 1819, la regina cattiva va a casa di Biancaneve per soffocarla con un nastro per capelli. Sono i nani a salvare la ragazza.
VERA STORIA DELLA SIRENETTA
Nella storia originale de “La Sirenetta” di Hans Christian Andersen, la sirena sogna di vedere il mondo di superficie e a 15 anni le viene permesso. Lei emerge, guarda un principe e se ne innamora. Arriva una tempesta, il principe rischia di annegare ma lei lo salva. È cotta, ed è disposta a tutto: la Strega del Mare la accontenta in dandole le gambe in cambio della voce (le taglia la lingua) e di atroci sofferenze. Ogni passo sarà come una coltellata. Infine, non potrà più tornare ad essere una sirena. Non solo: dovrà sposarsi con il principe entro un anno per ottenere un’anima, altrimenti la sirenetta morirà di crepacuore. Lei accetta, incontra il principe ma non riesce a farlo innamorare per via della mancanza di voce. Nel frattempo lui incontra un’altra ragazza, se ne innamora e decide di sposarlo. Il giorno delle nozze, le sue sorelle le danno una scelta: hanno comprato dalla Strega del Mare un coltello (in cambio del capelli) per uccidere il principe e, a quel punto, tornare una sirena. Lei però non lo fa e muore. Viene però premiata diventando una figlia dell’aria: dopo 300 anni di buone azioni potrà andare in Paradiso altrimenti no, condannata per l’eternità.
Ariel non perde la voce ma perde la lingua e quando il principe si innamora di un’altra ragazza per non uccidere il principe, lei decide di suicidarsi. Si basa sulla storia “Undine” di Friedrich de la Motte Fouqué dove un cavaliere sposa uno spirito d’acqua, Undine, dandole un’anima umana. Se però il marito le farà un torto allora lei dovrà tornare in mare e lui morire. Visto che lui si riscopre innamorato della ex, lei uccide il marito con un bacio mortale.
VERA STORIA DELLA BELLA ADDORMENTATA
Anche “La Bella Addormentata” è ispirata a racconti antichi come quello del roman di Perceforest del 1340 in cui il padre della principessa Zellandine mette alla prova il fidanzato di lei Troylus : nell’attesa del ritorno dell’amato, la ragazza cade in un sonno profondo per un incantesimo. Al suo ritorno, Troylus la trova addormentata e la mette incinta mentre dorme. Quando il piccolo nasce e la madre si risveglia, i due si sposano.
Nel 1634 è sempre Giambattista Basile a riadattare la storia ed è decisamente inquietante con la fanciulla che, addormentata, viene violentata dal principe e da questo atto nascono due figli, uno dei quali la risveglia.
La versione moderna parte da un riadattamento di Charles Perrault che poi è stato rivisto dai fratelli Grimm.
VERA STORIA DI CENERENTOLA
Nel corso dei secoli ci sono state molte versioni, a partire dall’antico Egitto alla Cina del IX secolo in cui si narra di questa ragazza dai “piedi più piccoli del regno” e di un sandalo dorato e parla di una madre reincarnata in un pesce ucciso dalla matrigna e altro. La prima versione scritta in Italia fu quella di Giambattista Basile del 1634 con il titolo “La gatta Cenerentola”. Una versione molto diversa e meno zuccherosa di quello dei fratelli Grimm e di Charles Perrault. Qui la ragazza rompe il collo alla matrigna, che la trattava male, su suggerimento di una governante che poi fa sposare a suo padre. Questa, però, nascondeva sette belle figlie e quando si scopre il padre di Cenerentola perde interesse per la figlia al punto che tutti iniziano a maltrattarla, abusando di lei e spingendola a lavorare nelle cucine come serva. Però la conclusione è un lieto fine.
VERA STORIA DI POCAHONTAS
Per niente allegra neppure la storia vera di Pocahontas, la bella indiana divenuta famosa grazie alla Disney che ha elaborato la vera storia di questa donna nativo-americana che sposò un uomo inglese diventando una celebrità a Londra. Intanto si parta dal nome: Pocahontas in lingua powhatan significa “piccola svergognata” tant’è che dopo il matrimonio cambiò il suo nome in Rebecca. La favola falsifica i rapporti inglesi delle colonie in Virginia. Nella storia originale, uno dei capi coloni inglesi viene catturato dai cacciatori Powhatan e condannato a morte, salvo essere graziato per l’intervento della giovanissima Pocahontas che minacciò di sacrificarsi lei stessa se l’uomo fosse stato ucciso. Aveva intorno ai 12 anni. Nessuna certezza che fra i due ci sia stata una storia d’amore. In compenso, a 18 anni fu catturata, poi venne data in sposa, ebbe un figlio, fu portata a Londra dove sembra che abbia avuto una vita vivace prima di essere imbarcata per tornare in Virginia, ma prima ancora di partire si ammalò di tubercolosi o polmonite e morì, a 22 anni.
Foto: Tumisu (Pixabay), Giphy
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