Non fare l’allocco: le TRUFFE AIRBNB più comuni e i consigli per non fare fregare quando prenoti una vacanza


Già organizzare un viaggio in hotel può riservare delle sorprese, figurarsi quando si affitta un appartamento o una camera tramite Airbnb. Qui i controlli sono decisamente inferiori e se è vero che l’organizzazione autonoma di soggiorni turistici presenta innegabili vantaggi economici, è altrettanto vero che richiede un approccio attento e consapevole al fine di scongiurare potenziali criticità. Bisogna ricordarsi che non è che siccome è una vacanza, allora possiamo abbassare la soglia di attenzione, tutt’altro! Proprio perché è una vacanza bisogna fare in modo che sia davvero di relax e non una fonte di problemi.
Al fine di tutelare gli utenti, Polizia di Stato e Airbnb tempo fa hanno creato una campagna di sensibilizzazione per un’esperienza sicura e serena fornendo alcune linee guida operative e informative.

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Le truffe più comuni in cui si può incorrere

La fantasia dei truffatori non conosce limiti, ma ecco alcune situazioni abbastanza conosciute che ricorrono spesso.

  • Il proprietario è all’estero: Può capitare, certo, ma se ti capita un proprietario che vive all’estero e che quindi non può essere presente al tuo arrivo o per farti vedere la casa in precedenza, che fa tutto online, che ti chiede un bonifico internazionale, che ti chiede documenti (che utilizzerà poi per costruire la sua prossima falsa identità), che condividerà non meno di 2-3 bozze di contratto e che cercherà di chiudere tutto in 24 ore… beh, quanto meno fatti venire qualche dubbio. Normalmente questi truffatori sono molto abili e si rendono molto credibili arrivando anche ad inviarti una finta pagina di prenotazione e una finta fattura.
  • Problemi informatici simulati: Si consiglia di prestare la massima attenzione a link inviati tramite email o chat che indirizzano a siti web esterni alla piattaforma Airbnb. L’apertura di tali link potrebbe esporti a contenuti dannosi o reindirizzarti verso siti web fasulli. Spieghiamo meglio: l’host crea un annuncio su un sito di seconda mano o immobiliare, ma se gli chiedi ulteriori informazioni, anche tramite l’app ufficiale, lui ti chiede di continuare la conversazione via email o messaggistica esterna all’app (da ora in poi userà solo queste). Poi, improvvisamente, l’annuncio originale scompare perché, a detta sua, c’è stato un problema di aggiornamento del calendario (in realtà lo ha rimosso). E allora? L’annuncio è ancora valido, dice lui, ma per definirlo ti fornirà il link diretto all’annuncio su un altro portale, che però in realtà è un sito-clone. Innocentemente ti fidi… e sbaglieresti. Bisogna rimanere sempre dentro la piattaforma originale, anche per avvalersi dell’assistenza.
  • Truffa dell'”amico”: Tutto si basa sull’affabilità e la simpatia dell’host che dopo qualche scambio di battute ti sembrerà un amico di cui ti puoi fidare. Funziona così: facendo ricerca, trovi un annuncio appena creato e, di conseguenza, non ha recensioni. Lo contatti e lui si rivela gentilissimo, simpatico, ti dice di essere onorato della tua presenza e, visto che sei tu, ti propone anche un po’ di sconto. Fico, no? No, perché a quel punto ti chiederà, da amico, di uscire dalla piattaforma e di trattare direttamente per risparmiare le commissioni del portale. Tu accetti, vi parlate tramite messaggi o email e una volta incassato il bonifico… addio.

A cos’altro fare attenzione?

Questi sono i consigli suggeriti dalla Polizia di Stato e da Airbnb in un documento congiunto, ma ci sono anche altre situazioni da tenere sotto controllo:

  • Alloggio non conforme alla descrizione: In caso di discrepanza tra le caratteristiche dell’alloggio pubblicizzate e la realtà riscontrata, è necessario documentare la situazione con foto e video e contattare immediatamente il servizio clienti di Airbnb. È la situazione degli “alloggi-esca”: arrivi a destinazione, e ti viene chiesto un cambio di sistemazione, ovviamente non all’altezza di quella prenotata, usando come scusa un problema improvviso sorto nell’appartamento originario, che lo ha reso momentaneamente inagibile. La cosa migliore è documentare tutto e contattare subito la piattaforma per avere un rimborso totale.
  • Problemi di sicurezza o pulizia: Se l’alloggio presenta condizioni di insicurezza o carenze igieniche, è fondamentale segnalare la problematica alla piattaforma e richiedere un cambio di sistemazione.
  • Comportamento inappropriato dell’host: In caso di atteggiamenti sgradevoli, molestie o minacce da parte dell’host, è indispensabile denunciare l’accaduto al servizio clienti di Airbnb e alle autorità competenti.
  • Pagamenti su carte prepagate: Il bonifico che dovrete fare avverrà tramite ricariche su Postepay o altre carte prepagate che non sono collegate direttamente ad account ufficiali rintracciabili.

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