ASSICURAZIONE SANITARIA VIAGGIO: 15 cose da controllare per evitare di trovarti nei guai


Domanda: Prima di viaggiare di nuovo vorrei fare una assicurazione sanitaria viaggio, ma non so cosa fare. Come funziona? Cosa devo controllare prima di firmare?

Dopo il periodo del Covid stiamo tutti più attenti alla nostra salute. Prima non ci pensavamo? Forse, ma certo ammalarsi in vacanza e rischiare di stare chiusi in una struttura per la quarantena oppure dover pagare un ricovero in ospedale o al pronto soccorso non è una cosa bella.
Se pensi che questo non sia un problema, pensa che un esame del sangue negli Stati Uniti senza assicurazione può costare da $ 100 (l’esame di base) fino a $ 3.000 per un esame più completo. In media, quindi, un turista senza assicurazione potrebbe dover pagare circa 1.500 dollari solo per fare un esame del sangue che qui fa con pochi euro. Figurati quanto può costare un’operazione chirurgica.

Quindi, per non rischiare, è meglio fare una assicurazione sanitaria.

L’ASSICURAZIONE SANITARIA SERVE IN EUROPA E IN UK?

Dipende da dove si viaggia. Un cittadino europeo non ha problemi all’interno dell’Unione Europea perché “i cittadini hanno il diritto di accedere all’assistenza sanitaria in qualsiasi Stato membro dell’UE e di essere rimborsati dal loro Paese di origine per le cure ricevute all’estero. La tessera europea di assicurazione malattia (TEAM) garantisce che le cure necessarie siano prestate alle stesse condizioni e allo stesso costo delle persone assicurate in quel Paese. Inoltre, una direttiva dell’UE sui diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera stabilisce le condizioni alle quali un paziente può recarsi in un altro Paese dell’UE per ricevere cure mediche ed essere rimborsato”. Per gli italiani, la tessera TEAM è la tessera sanitaria.
Nonostante la Brexit, in Inghilterra funziona in modo simile: con la tessera TEAM si può accedere all’assistenza sanitaria ma per sicurezza (non tutti i servizi sono gratuiti) il Governo inglese e l’Ambasciata italiana consigliano di stipulare un’assicurazione sanitaria.

L’ASSICURAZIONE SANITARIA SERVE FUORI DALL’EUROPA?

Qui il discorso si complica perché in molti Paesi l’assistenza sanitaria è privata e quindi si paga anche il semplice accesso al Pronto Soccorso. Ecco perché è necessario stipulare un’assicurazione sanitaria che copra tutte le spese. Già, ma quale scegliere? E cosa bisogna valutare?

15 COSE DA CONTROLLARE IN UN’ASSICURAZIONE SANITARIA VIAGGIO

È consigliabile quindi, controllare bene tutti i seguenti punti per scegliere la migliore assicurazione sanitaria viaggio.

1) Cosa copre: Quali sono i servizi di assistenza che vengono coperti dall’assicurazione? Quelli di emergenza sono coperti? Quelli specifici per la tua condizione di salute? È un aspetto importante perché, ad esempio, può essere prevista la voce “rientro della salma” ma non “operazioni chirurgiche, accertamenti e cure da infortunio non indennizzabile”.
Ad esempio, una assicurazione che abbiamo valutato in passato prevede che “quarantene” e “epidemie aventi caratteristica di pandemia, di gravità e virulenza tale da comportare una elevata Mortalità” non sono situazioni che possono essere rimborsate. Quindi, nel caso di una quarantena da Covid l’assicurazione non avrebbe coperto il rimborso delle spese.

2) Il ricovero: Se si ha un problema fisico serio si va in Ospedale, che sia in Italia o all’estero. A volte questo può portare a un ricovero. Ecco, quanto copre l’assicurazione in caso di ricovero ospedaliero?

3) Cosa non copre: Quando si fa un preventivo, le compagnie sono più chiare sul cosa NON coprono che sul cosa coprono. Leggi tutto e fai molta attenzione. Ad esempio, in “caso di dimissioni volontarie dell’Assicurato contro il parere dei sanitari dell’Istituto di Cura” non ci sarà rimborso…

4) Il rientro a casa: Quando succede qualcosa di brutto si perde un po’ la bussola, è normale. A volte può succedere che si viaggia in coppia o in gruppo e che chi si sente male debba rimanere ricoverato più o meno a lungo. Può essere necessario il suo rientro a casa per farsi curare in Italia. Oppure che sia il suo accompagnatore a dover rientrare anzi tempo (e quindi anticipare il biglietto pagando la penale oppure acquistandone uno nuovo). E poi c’è il caso peggiore, il decesso. In questo caso bisogna riportare la salma in Italia.

5) In volo: Quando si pensa a un’assicurazione sanitaria si pensa solo all’eventualità che succeda qualcosa quando si è già sul posto. Non è così, a volte l’incidente può accadere mentre si è in volo sull’aereo. Questo va previsto, l’assicurazione copre anche eventuali incidenti in volo?

6) I massimali: Non basta scrivere “anticipo spese di prima necessità”, bisogna anche specificare quanto.
IMPORTANTE: Controlla che i massimali non siano “secondo i prezzi italiani” perché in Italia il prezzo medio di un esame del sangue è di 40 euro.

7) La franchigia: Ok, mettiamo che il massimale per sinistro sia di 1.000 euro, ma se c’è una franchigia quella non è più la cifra corretta. La franchigia è il costo minimo che deve pagare l’assicurato. Ad esempio, un massimale di 1.000 con una franchigia del 20% significa che la compagnia rimborserà 800 euro. Porta questa cifra su grandi numeri…

8) L’età dell’assicurato: Molte compagnie non assicurano chiunque, ma hanno un tetto massimo di età. In media è 80 anni che però può più o meno scendere.

9) La condizione di salute o una malattia pregressa: Quando si stipula il contratto è bene essere chiari e far inserire la propria condizione di salute nell’accordo perché può essere un motivo per impedire il rimborso (“non siano note all’Assicurato al momento dell’inizio del viaggio”, ovvero una cosa tipo “se sapevi che stavi male e non ci hai avvisato non ti rimborsiamo”).

10) L’autorizzazione e il rimborso: Come funziona quando si sarà sul posto? È necessario che la compagnia autorizzi l’intervento prima di poterlo fare? Oppure se ne parla dopo l’intervento inviando la fattura e la cartella medica? Quali documenti servono?
Questo è un aspetto importante perché una delle voci per non emettere il rimborso può essere “mancato contatto con la Struttura Organizzativa o sua autorizzazione salvo casi di forza maggiore”.

11) Chi paga?: Tutte le assicurazioni sanitarie, anche quelle integrative italiane, funzionano con due tipologie di rimborso: in forma diretta (la compagnia paga direttamente la struttura medica e quindi l’assicurato non paga nulla) o in forma indiretta (l’utente paga tutto e poi chiede il rimborso alla compagnia)?
È importante perché finché si tratta di pochi euro si può anche pensare a una forma indiretta, ma se si tratta di un’operazione chirurgica da migliaia di euro è da capire se si hanno i soldi subito a disposizione.

12) I tempi di attivazione e di disdetta: Se pensi di stipularla il giorno prima del viaggio, pensaci bene. L’assicurazione sanitaria in questi casi solitamente parte dal giorno dell’inizio del viaggio e finisce al termine dello stesso (a meno che non si faccia l’opzione “annuale” che prevede più viaggi). La clausola “annullamento del viaggio” significa che il viaggio sarà rimborsato solo in caso che venga annullato almeno 21 giorni prima della data di inizio del viaggio.

13) Il numero di sinistri rimborsati: Per logica viene da dire “l’assicurazione copre tutti gli incidenti in un viaggio”. In realtà questo è specificato e si può trovare la voce “fino ad un massimo di 3 volte per tipo nel corso di ogni viaggio”.

14) Cos’altro copre?: Solitamente l’assicurazione sanitaria rientra all’interno dell’assicurazione di viaggio che copre i rimborsi anche per eventuali perdite di bagagli, furti, annullamenti o ritardi del volo e così via. Controlla tutto perché magari vuoi stipulare solo l’assicurazione sanitaria lasciando il resto (e questo ti abbassa il costo).

15) L’assistenza telefonica di emergenza: Alcune compagnie mettono a disposizione un numero di emergenza da contattare in caso di necessità. Di solito a questo numero risponde un medico che può fare un consulto gratuitamente. Va considerato bene perché un conto è una leggera difficoltà per cui anche una telefonata può andare bene, un altro è un infortunio serio per cui serve uno specialista o un ospedale. A quel punto l’assistenza telefonica di emergenza può solo consigliare a chi rivolgersi, ma nulla di più.

Foto: zhong chen, MRI (Pixabay)

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